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- Acheuleano - Stadio culturale del Paleolitico inferiore (500-100 mila anni
circa) riferibile all'Homo Erectus, caratterizzato soprattutto dalla produzione
di amigdale .
- Amigdala - Robusti strumenti con apice appuntito, spesso a forma di mandorla.
Ansa a gomito - Particolare tipo di ansa verticale, asimmetrica, caratterizzata
nella sua porzione superiore da uno spigolo molto netto, ad angolo quasi retto.
Compare alla fine dell'Eneolitico e si tramanda nella prima età del Bronzo.
- Armature – In preistoria “piccoli strumenti in pietra immanicati in serie
uno accanto all'altro su un supporto ligneo o osseo per ottenere un'arma da lancio
o da getto; uno strumento a dorso appuntito o con un margine tagliente venia
posto all'estremità superiore per favorire la penetrazione o il taglio, altri strumenti
di forma triangolare o trapezoidale venivano immanicati ai due margini del supporto,
creando così un arpone dentato. Si tratta in genere di strumenti microlitici”. In
epoche successive “ particolari accorgimenti per la difesa personale, in protostoria
in genere si tratta di parti di bronzo inseriti in corpetti di cuoio
- Arula - piccolo altare a forma di parallelepipedo realizzato in terracotta
o in pietra.
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- Bifacciale - Strumento tipico dell'Acheuleano, da 450 mila a 100 mila anni
circa, ottenuto con una lavorazione su entrambe le facce del supporto. La forma
è simmetrica e spesso appuntita. Viene indicato anche col termine amigdala quando
la forma è a mandorla.
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- Calibrazione - Termine che si riferisce alle datazioni assolute (cioè in
anni) dei depositi archeologici. Con la calibrazione la datazione radiometrica viene
collocata all'interno di una scala cronologica più precisa, priva dell'errore connesso
con i metodi radiometrici, costruita più frequentemente mediante la dendrocronologia
. Le correzioni, cioè le date calibrate, si riferiscono agli ultimi 8 mila anni.
- Carbonio 14 - [vedi "datazione radiometrica"]
- Cella - nei santuari e nei templi è il vano che custodisce la statua della
divinità.
- Ceramica - è il termine generico utilizzato per definire ogni tipo di vaso
prodotto in terracotta.
- Corredo funerario - Insieme di offerte rituali che accompagnano la sepoltura
di un defunto. Eccezionali nelle prime sepolture che risalgono al Musteriano, si
fanno consistenti nelle inumazioni delle prime fasi del Paleolitico superiore
per divenire in seguito più sobrie. Le offerte comprendono cibo, strumenti in pietra,
minerali esotici, ornamenti e, nella preistoria più recente, vasellame, armi e monili
in metallo. In ogni periodo alle sepolture sono associati oggetti di prestigio.
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- Datazione radiometrica - Metodo di datazione assoluta di un reperto organico
(osso, carbone vegetale...) o inorganico (rocce vulcaniche, formazioni stalagmitiche...)
basato sul decadimento degli isotopi contenuti nel reperto stesso. Il metodo più
utilizzato è quello del Carbonio 14, basato sulla quantità residua di carbonio contenuta
in un reperto e sul conteggio delle fasi di dimezzamento spontaneo del carbonio
stesso che, dopo la morte dell'organismo, avviene ogni 5.200 anni circa. Il metodo
radiometrico contiene un errore sistematico dovuto a diversi fattori (contaminazione
del campione, diversa radioattività presente nell'atmosfera nelle varie epoche,
metodo di conteggio...) che per le epoche più recenti può essere corretto mediante
la calibrazione .
- Dendrocronologia - Tecnica di datazione assoluta basata sul conteggio degli
anelli di accrescimento annuale degli alberi.
- Dentalium - Mollusco marino ricco di specie, comune in tutti i mari.
- Diallagio - Minerale della famiglia dei Pirosseni, frequenti soprattutto nelle
rocce eruttive. Caratterizza alcuni affioramenti del Monte Ferrato.
- Dispersione entomofila - Le piante a dispersione entomofila si affidano agli
insetti per la riproduzione.
- Dorso (strumento a d.) - Termine tecnico indicante il margine di una lamella
lavorato con una micropercussione destinata a conferire alla lamella stessa una
forma predeterminata e a rendere il bordo più robusto. Gli strumenti a dorso sono
caratteristici del Paleolitico superiore e tra essi figurano anche quelli
di dimensioni molto ridotte [vedi "microliti"] usati per armare gli arpioni da lancio.
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- Epigravettiano - Stadio culturale della fine del Paleolitico
superiore (19-10 mila anni circa) riferibile all'Homo sapiens sapiens, che nell'Europa
mediterranea indica l'evoluzione del precedente Gravettiano. E' caratterizzato,
tra l'altro, dalla produzione di piccoli strumenti. Numerose furono le manifestazioni
artistiche, tendenti progressivamente a motivi sempre più schematici e astratti.
Viene convenzionalmente suddiviso in tre fasi: Epigravettiano antico (19-17 mila
anni da oggi), Epigravettiano evoluto (17-15 mila anni da oggi) ed Epigravettiano
finale (15-10 mila anni da oggi).
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- Figulina - Impasto molto depurato ottenuto lasciando decantare
per molto tempo l'argilla in appositi contenitori e raccogliendone solo la componente
più fine. E' destinato alla fabbricazione di vasellame fine, non da fuoco.
- Foliato - Strumento ottenuto con una particolare lavorazione per pressione
adatta ai supporti poco spessi. Tra le diverse tipologie di foliati, caratteristiche
sono le punte di freccia, inventate già nel Paleolitico superiore (in Spagna, 19-18
mila anni fa), presenti nella preistoria italiana solo a partire dal Neolitico.
- Fusaiola - Disco in terracotta o pietra con foro centrale, utilizzato per
la filatura, collocato alla base del fuso per renderlo pesante e per mantenere costante
la rotazione del fuso stesso.
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- Glaciazioni - Fasi climatiche particolarmente fredde, con temperature basse
anche durante le stagioni estive, che hanno causato la formazione di ampie calotte
glaciali. L'aumento di queste ultime avviene a spese delle acque dei mari e degli
oceani, con conseguente abbassamento del livello del mare (regressione marina) e
successiva risalita durante le fasi temperate con lo scioglimento delle calotte
stesse (trasgressione marina). Negli ultimi due milioni e mezzo di anni sembrano
documentate circa venti glaciazioni. I periodi di miglioramento climatico tra una
glaciazione e l'altra sono detti "interglaciali ".
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- Homo - Genere comparso per la prima volta in Africa prima di due milioni di anni
fa, come risultato dell'evoluzione del genere Australopithecus. Comprende più specie,
convenzionalmente collegate ai diversi stadi culturali del Paleolitico: "Homo habilis",
vissuto solo in Africa (Paleolitico arcaico), "Homo erectus", che ha popolato i
territori al di fuori dell'Africa (Paleolitico inferiore), "Homo sapiens neanderthalensis"
(Paleolitico medio) e "Homo sapiens sapiens", l'uomo anatomicamente moderno che
si diffonde in Europa a partire da circa 40 mila anni fa (dal Paleolitico superiore
ad oggi).
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- Igrofilo - Organismo che può vivere in un ambiente terrestre molto umido, quasi
saturo.
- Incinerazione - Pratica funeraria con la quale si brucia il corpo del defunto.
Industrie litiche - Sono così definite le produzioni preistoriche di manufatti in
pietra (selce, diaspro, calcare, ossidiana...).
- Interstadiale - Episodio di clima
meno rigido all'interno delle glaciazioni , intervallato tra due fasi di rincrudimento
climatico dette stadiali .
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- Malacologia - Branca della zoologia che studia i molluschi. Mesolitico - Stadio
culturale compreso tra il Paleolitico e il Neolitico (10-7 mila anni fa circa),
caratterizzato dalla prosecuzione delle attività di caccia e di raccolta di tipo
paleolitico, in ambienti modificati dal miglioramento climatico avvenuto al termine
del Pleistocene con la fine dell'ultima glaciazione. Rientra nell'Olocene
antico.
- Microliti - Definizione attinente gli strumenti litici di ridotte dimensioni,
con lunghezze comprese tra mm 15 e mm 25.
- Musteriano - Termine che comprende le
diverse culture dell'uomo di Neandertal (100-40 mila anni or sono circa) differenziate
nelle diverse regioni europee.
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- Necropoli - Luogo destinato alla conservazione dei resti dei defunti, nel
quale si concentrano strutture tombali. Più diffuse sono le fosse di inumazione.
Le prime necropoli si formano durante il Neolitico: nelle epoche precedenti, gli
accorpamenti di più sepolture nel medesimo luogo sono casuali.
- Neolitico - Stadio
culturale successivo al Mesolitico , databile tra i 7 e i 5 mila anni fa, caratterizzato
da una rivoluzione nei sistemi di vita delle comunità preistoriche; iniziano le
pratiche dell'agricoltura e dell'allevamento, si formano i primi villaggi stabili,
nelle produzioni è introdotta la fabbricazione della ceramica. Inizia la navigazione
organizzata senza coste a vista.
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- Ocra - Minerale a colorazione giallastra o più spesso rossa, utilizzato come
base per il pigmento colorato nell'arte preistorica e anche nelle sepolture. Ofiolitico
- Termine petrografico che indica un insieme di rocce (rocce verdi) presenti anche
sull'Appennino e sul Monte Ferrato. Le rocce verdi sono usate per la costruzione
di oggetti in pietra levigata.
- Olocene - Era geologica attuale, facente parte del
Quaternario insieme all'era precedente, il Pleistocene .
- Ossidiana - Vetro di origine
vulcanica presente soprattutto nelle principali isole del Mediterraneo (Lipari,
Isole Pontine, Pantelleria, Sardegna, Cicladi), particolarmente ricercato a partire
dal Neolitico e diffuso in gran parte d'Europa attraverso scambi e commerci. Analisi
chimico -fisiche permettono di determinare il giacimento di provenienza dell'ossidiana
e talora la specifica colata vulcanica; in questo modo i manufatti in ossidiana
costituiscono uno dei più validi indicatori dei rapporti intercorrenti tra le varie
zone, anche attraverso itinerari marittimi. Essa probabilmente è solo una secondaria
merce di scambio, collegata a traffici che prevedevano altri prodotti e materie
prime, che non si sono conservate; in quanto non deperibile è spesso l'unica testimonianza
dell'esistenza di rapporti culturali le cui motivazioni economiche ancora ci sfuggono.
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- Paleolitico - Il più antico stadio culturale della storia dell'umanità, dalle
origini (2 milioni di anni fa circa) sino alla fine del Pleistocene (10 mila anni
fa). Viene convenzionalmente suddiviso in Paleolitico arcaico (le culture delle
origini), Paleolitico inferiore (da circa 1 milione a 100 mila anni fa), Paleolitico
medio (100-40 mila anni fa) e Paleolitico superiore (40-10 mila anni fa).
- Paleoalveo
- Antico corso di torrente, prosciugato, utilizzato dalle popolazioni preistoriche
quale cavità infossata nella quale impiantare le strutture abitative.
- Palinologia
- Studio e determinazione dei pollini e delle spore conservatisi nei sedimenti.
Campioni di terreno prelevati durante lo scavo sono sottoposti a specifici trattamenti
per separare i pollini dal sedimento; al termine delle operazioni essi sono osservati
al microscopio ottico binoculare. Il loro conteggio porta alla ricostruzione della
popolazione floristica.
- Pleistocene - Era geologica collegata al lungo ciclo delle
glaciazioni , terminata circa 10 mila anni fa, facente parte del Quaternario insieme
alla attuale era detta Olocene .
- Polada (cultura di P.) - Facies dell'antica età
del Bronzo dell'Italia settentrionale (Lombardia, Veneto, Trentino), con una fase
preparatoria già alla fine del III millennio.
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- Romanelliano - Termine ormai entrato nella nomenclatura delle culture del
Paleolitico superiore finale, indicante un aspetto particolare dell'Epigravettiano
finale con la produzione molto abbondante di piccoli grattatoi corti e, in
particolare, circolari. Rappresenta uno dei fenomeni di regionalizzazione tardo-paleolitici
italiani ed è documentato nel Salento (Puglia meridionale) e in Liguria.
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- Spettro pollinico - La composizione percentuale della flora pollinica di
un livello ne costituisce lo spettro pollinico, l'immagine riflessa della vegetazione
coeva alla deposizione stratigrafica. Disponendo quindi di una sequenza di campioni
si ottiene una serie di spettri di rilievi floristici di tempi successivi.
- Stadiale
- Episodio di clima freddo all'interno del periodo glaciale, intervallato con fasi
di miglioramento climatico dette interstadiali .
- Steatite - Varietà di talco di
colore verde pallido. E' stato spesso usato per ottenere oggetti di ornamento.
- Stile franco-cantabrico - Stile dell'arte paleolitica diffuso soprattutto nella Francia
centro-meridionale e nella Spagna settentrionale; è caratterizzato da un vivace
naturalismo, da una grafica attenta alle proporzioni e ai dettagli anatomici del
soggetto raffigurato (soprattutto animali), con tentativi di prospettiva.
- Stile
mediterraneo - Stile dell'arte paleolitica, così definito da P. Graziosi nel 1956,
diffuso soprattutto nella Spagna orientale, nella Francia meridionale e nel territorio
italiano. Le figurazioni appaiono più rigide e schematiche rispetto allo stile franco
- cantabrico e comprendono anche una serie complessa di segni geometrici e
lineari.
- Stratigrafia - Sovrapposizione di più strati di terreno che indica la successione
delle culture.
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- Tardo-glaciale - Termine che indica complessivamente le varie fasi climatiche
successive all'ultimo acme freddo dell'ultima glaciazione, comprese tra 20 e 10
mila anni fa circa. Corrisponde al periodo di diffusione dell'Epigravettiano nell'Europa
mediterranea.
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- Uluzziano - Cultura legata agli ultimi neandertaliani italiani (38-33 mila
anni fa circa) e diffusa solo nell'Italia centro-meridionale. Prende il nome dalla
baia di Uluzzo (Lecce), dove fu individuata per la prima volta negli anni '60 del
'900. La Toscana è una regione particolarmente ricca di testimonianze uluzziane.
Lo strumento più caratteristico è un manufatto a forma di semiluna, con un margine
molto arcuato e doppio apice appuntito.
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